“Le lacrime” è uno dei venticinque racconti brevi che costituiscono “La grammatica di Dio” di Stefano Benni. Il sottotitolo Storie di solitudine e allegria introduce il senso delle vicende tragicomiche e talvolta surreali descritte nei racconti da cui emerge una sorta di tristezza e di malinconia che vuole sottolineare la solitudine e l’imperfezione dell’uomo contemporaneo. Ogni personaggio di Benni, animato o inanimato che sia, acquista cuore, anima, personalità. Benni concentra la complessità del reale, le nevrosi collettive e, da grande affabulatore, seduce e incanta con le sue storie fantastiche eppure verosimili. In questo racconto, nella normale vita quotidiana di una città moderna improvvisamente compaiono oggetti misteriosi, strane formazioni definite lacrimoidi. Nessuno riesce a dare una spiegazione razionale del misterioso evento, né le autorità né l’Istituto di medicina legale e la facoltà di Zoologia, ad eccezione di un bambino, l’unico in grado di trovare una spiegazione logica. Il racconto fa riflettere…
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